La spada dei DRM per combattere la pirateria?

Girovagando per il web trovo questo sito che difende e documenta il ‘dilagare di massa della pirateria digitale, analizzando le tecniche che questa usa, per evidenziare la futilita’ dei tentativi di contrastarne la diffusione‘. L’autore ha anche scritto un libro, ‘La Baia dei pirati’, Luca Neri, Cooper Roma 2009. Troppo pigra per cercarlo, me lo dovrò comprare.

Faccio parte della schiera di chi rifugge i DRM (penalizzano chi compra legalmente a discapito di chi scarica gratis, non credo sortiscano effetto alcuno sulla pirateria, tranne quello di arricchire le tasche di qualcun altro, vengono bene a chi commercia un tipo particolare di ebook reader con libreria annessa, specificando che solo con quel loro particolare prodotto i lettori potrebbero leggere determinati testi, ostacolando la libera diffusione dei contenuti). Però i ‘pirati’ non mi stan simpatici: fra i vari fattori che influenzano il costo di un ebook c’è il fatto che per pagare spese autori e cose varie devo tener conto di previsioni di vendita, che spingono il costo del singolo ebook verso l’alto, ancora una volta a discapito dell’onesto acquirente.

Che fare?

Il lampo di genio -da bambina che ha trovato il barattolo di marmellata nascosto nel ripiano più alto della dispensa- è quello di chiederlo ai pirati stessi, e all’autore del libro, se esiste un modo di uscire da questa fastidiosa spirale, e che ne pensino loro del diritto dell’autore di essere retribuito e alle spese di venir saldate. Voi che scaricate a babbo, che possiamo fare per venirci incontro, se esiste un punto di incontro?

Naturalmente, visto che son prolissa e distratta, a metà di questo post scopro che l’idea non è nuova, qualcuno ne ha parlato oggi e hanno addirittura scritto un tomo di cinquecento pagine sul tema, scaricabile gratuitamente in .pdf.

E adesso i libri da leggere son diventati due…

PS l’immagine è rubata in rete